Programmi a supporto della leadership femminile

Sezione per le organizzazioni

Cos’è un programma a sostegno della leadership femminile?

E’ un programma il cui obiettivo è raggiungere, in un determinato arco temporale, una data percentuale di donne in certe posizioni aziendali. Tipicamente le posizioni interessate sono quelle manageriali, dirigenziali e apicali, perché lì la presenza femminile è più rarefatta, ma dovrebbero essere estesi anche a posizioni professionali, in particolare nelle funzioni dove ci sono poche donne. Fondamentalmente con  questi programmi si cerca di “livellare il campo di gioco”, cioè di aiutare le donne dove hanno uno svantaggio di partenza.

(Avete indovinate quale genere si trova nella parte “a valle” del campo?)

Quali sono le tappe chiave per avviare un programma a sostegno della leadership femminile?

Si trovano alcuni sponsor aziendali di peso, si analizza la situazione di partenza e le sue aree critiche, si decidono gli obiettivi (e come/quando verranno misurati), si scelgono le attività da lanciare (workshop di formazione, mentoring, coaching, ecc.), l’arco temporale durante il quale si deve svolgere il programma e la comunicazione interna e esterna.

Quali sono le tappe tipiche di un programma a sostegno della leadership femminile?

Ci sono quattro aspetti a cui prestare attenzione particolare:

  • Fare un diagnostico ciò che impedisce alle donne di progredire nella carriera. Si può usare un diagramma a “spina di pesce” o qualsiasi altro metodo purché si identifichino tutti i problemi (e non solo quelli più evidenti) e per ciascuno le relative cause. A volte i problemi si annidano nelle pratiche organizzative ed è importante capirlo.
  • Scegliere i temi particolarmente rilevanti per le donne che lavorano nell’organizzazione. Quello che tipicamente mette in difficoltà le donne è noto, ma quali comportamenti sia più urgente indirizzare dipende dalla cultura organizzativa specifica, dal suo sistema premiante, dai percorsi di carriera…E’ utile quindi ragionare su questi aspetti per partire da ciò che è più importante.
  • Mettere a punto (con o senza consulenti esterni) alcuni workshop e magari anche iniziative complementari (eventi, book-club, ecc. che rafforzino l’interesse) che indirizzino i temi identificati.
  • Coinvolgere le donne. Questo è un punto su cui non è facile trovare la formula giusta. Le donne vanno coinvolte con positività ed entusiasmo. Certamente bisogna evitare le stigmatizzazioni da “corso di recupero” (“le donne devono fare i workshop perché sono meno adatte alle organizzazioni”). Aderire al programma non deve implicitamente significare inadeguatezza.

Quali argomenti vengono tipicamente trattati nei workshop destinati alle donne?

Di solito risultano utili workshop  che creano consapevolezza riguardo all’influenza del genere e che aiutano a superare con alcune strategie gli ostacoli che le donne tipicamente incontrano nel fare carriera.

Quali approcci è possibile adottare per quanto riguarda la partecipazione al programma?

Tre possibilità:

  • Spesso si adotta un approccio “top down” cioè l’organizzazione decide quali donne possono partecipare e le convoca, indipendentemente dal fatto che queste percepiscano di averne bisogno o che vi vogliano dedicare tempo. Di solito si tratta di alti potenziali o donne in posizioni già di middle-management.
  • L’organizzazione decide quali donne possono partecipare, ma  lascia alle queste la possibilità  di iscriversi a uno o più workshop, a seconda del bisogno e della disponibilità di tempo, con un approccio “a menu” per così dire.
  • Anche se è un caso abbastanza raro, alcune aziende inseriscono i workshop sulla leadership femminile nel proprio catalogo e lasciano la possibilità alle donne (in accordo con il proprio capo) di iscriversi.

Quale approccio è meglio?

Se ci sono obiettivi ambiziosi, sicuramente l’approccio top down è consigliato. In realtà, quasi sempre è quello che da risultati migliori perché evita che le donne non si iscrivano ai workshop temendo di venire stigmatizzate (infatti, per dimostrare di essere già pari agli uomini in termini di possibilità di carriera, alcune donne non vogliono spontaneamente partecipare a questi programmi).

Purtroppo a volte coloro che non si iscrivono lo fanno per le ragioni sbagliate e ne avrebbero invece bisogno. Meglio forse chiedere a tutte di partecipare e contribuire, ognuna secondo la propria esperienza. Seguire un percorso insieme ad altre donne crea inoltre maggiore consapevolezza.

Quali sono le caratteristiche di successo dei programmi di sviluppo della leadership femminile?

I programmi per far emergere i talenti femminili nelle organizzazioni hanno successo se:

  1. Non fanno solo affidamento sulle buone intenzioni ma pongono degli obiettivi misurabili e tempificati
  2. Non si limitano a mettere al bando la discriminazione di genere, ma fanno qualcosa di più concreto e proattivo
  3. Sono disegnati su misura sulla base degli obiettivi che l’organizzazione si è posta (vedi punto 1) e sulla situazione di partenza
  4. Agiscono su vari fronti: le politiche aziendali, il coaching, il mentoring, il networking, la formazione ecc.
  5. Prevedono fin dall’inizio di monitorare i risultati e intervenire se sotto le attese.

Un ultimo consiglio a chi vuole lanciare un programma di successo a sostegno della leadership femminile…

Serve un po’ di coraggio per mettere in discussione pratiche organizzative e abitudini, stereotipi e pregiudizi senza avere troppa paura.

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