Il Talento delle Donne – Segreto N.3 – Le donne fanno più fatica nel networking

Il Talento delle Donne – Segreto N.3 – Le donne fanno più fatica nel networking

Fatto. Anche se a prima vista è contro-intuitivo (in fondo le donne sono spesso abili comunicatrici e di solito amano socializzare)  e anche se vi vengono in mente parecchie notevoli eccezioni, di norma i network delle donne sono più ristretti e profondi, cioè hanno meno membri al loro interno e questi si frequentano di più tra loro. Inoltre, questo è più facile da comprendere, di solito si tratta di network meno potenti, cioè i singoli membri occupano posizioni di minor potere. Mettendo insieme le due cose, quando una donna ha bisogno di fare leva sul proprio network per raggiungere un obiettivo, spesso scopre che questo non è in grado di aiutarla. A quel punto di solito è troppo tardi per modificare il proprio network, cosa che richiede tempo, strategia ed energia.

Diffidate delle prime spiegazioni che vengono in mente (non sono necessariamente quelle giuste). Si potrebbe pensare che le donne semplicemente non amino fare neworking e liquidare la cosa con un peggio-per-loro. La realtà però è più complicata.

Realtà. Ci sono alcuni fenomeni alla base della difficoltà femminile col networking:

  • Il primo sembra essere una genuina preferenza delle donne per le reti ristrette e profonde. A molte donne quelle ampie paiono improntate alla superficialità cosa che di solito non ci piace. Il problema però è che le donne non hanno la più pallida idea di quanto costi questa loro preferenza in termini di sviluppo professionale, personale e di carriera. Quando lo scoprono, la maggior parte di loro modifica la preferenza istantaneamente (magari siano poco informate, ma non siamo stupide).
  • Il secondo riguarda riguarda un malinteso, in verità condiviso anche con alcuni uomini, che il networking sia un’attività opportunista in cui si dedica tempo a frequentare persone solo per trarne un vantaggio individuale. Il problema è che questa credenza blocca le donne (più di quanto blocchi gli uomini). Avete certamente indovinato la ragione: lo stereotpo femminile altruista vieta qualsiasi attività anche vagamente opportunista. Niet!
  • Il terzo ha a che vedere con la difficoltà che le donne hanno a farsi cooptare in network maschili. Ancora oggi i network di potere sono a prevalenza maschile e, se non è facile entrarci per un uomo, figuratevi per una donna.
  • Il quarto è che le donne hanno già tanto da fare. Una donna che alle 18 deve scappare a casa per dare il cambio alla babysitter non riesce ad andare a un networking cocktail che inizia alle 1830.
  • Infine, purtroppo i network femminili di solito perdono valore nel tempo (sigh!), mentre quelli maschili, se tutto va bene, aumentano di valore (la diversa progressione di carriera di uomini vs donne è alla base del fenomeno, aggiungete anche che alcuni membri dei network femminili rallentano o escono dal mercato del lavoro).

Cosa si può fare. Per chi vuole aiutare i talenti femminili a emergere e ha ben compreso l’importanza del capitale sociale, ecco cosa fare:

  • Incoraggiare le donne a fare networking Come? Spiegando quanto è importante per la riuscita professionale ma anche per essere stimolati da idee nuove. Spiegandoi che non vi è nulla di opportunista nel conoscere persone che ci possono essere utili e alle quali possiamo essere utili.
  • Aiutare le donne valide “prestando” capitale sociale. In parole povere, introducetele a qualcuno, fatele invitare in luoghi dove si fa networking di buon livello. Se siete i loro capi, mandatele a convegni e riunioni fiuori sede dando come obiettivo che conoscano e si facciano conoscere. Incoraggiatele ad assumere incarichi associativi, se potete aiutatel ad averli. Ve ne saranno grate (la gratitudine femminile è un altro segreto da conoscere).
  • Fare i “compiti a casa”. Se siete compagni, mariti o anche figli adulti, dite alla vs compagna, moglie o madre che per qualche sera alla settimana ci pensate voi a “tenere il fortino”. Incoraggiatela a fare networking. Se non lo avete mai fatto prima non importa, domani è un altro giorno, per fare le cose giuste non è mai troppo tardi.

Dopo quasi 15 anni che parlo quasi esclusivamente con le donne per far avanzare la leadership femminile, quest’anno voglio rivolgermi anche agli uomini.