Il talento delle Donne – Consiglio N.5 – Mettere il bavaglio agli stereotipi

Il talento delle Donne – Consiglio N.5 – Mettere il bavaglio agli stereotipi

Una volta guarite dallo stereotipo (cosa che avviene appena capiamo che l’impostore ci manipola da quando eravamo bambine e che si disintegra con la luce), dobbiamo, per il bene di tutti, cercare di far guarire anche chi ci circonda.

Prendiamo il caso di quelle persone che sul lavoro fanno commenti o battute basati sugli stereotipi di genere. A volte la tentazione è di non dare importanza, fingere di non aver sentito e di lasciar correre per non sembrare vetero-femminista e antipatica, sperando che un po’ di cameratismo con i colleghi sia utile alla nostra cooptazione. Faccio però tre considerazioni:

  • Anche se i commenti se non sono riferiti direttamente a te, non sottovalutare l’inevitabile effetto contagio che diminuisce il tuo valore in quanto appartenente al genere femminile. Tutto ciò che riguarda il nostro genere ci riguarda.
  • La cooptazione magari ci sarà, ma sarà chiaro che sei disposta a pagare un prezzo piuttosto alto. Non so se sia una buona mossa negoziale e non credo sia utile al posizionamento di una donna leader.
  • L’ho lasciato per ultimo, ma forse è l’aspetto più importante: non stai facendo un favore a queste persone stando zitta. Questi pregiudizi e stereotipi sono una forma di groupthink: bisogna avere il coraggio di esprimere opinioni diverse e anche contrarie se si vogliono evitare errori costosi alla propria organizzazione.

La domanda quindi non è se dire qualcosa, ma come. Provo a dare qualche spunto (e spero che altre dicano la loro):

  • non mostrarti offesa o infastidita (dimenticati per un attimo che il commento, anche se in modo indiretto, ti riguardava) perchè trasmette debolezza
  • evita l’ironia velenosa e il sarcasmo (idem come sopra e se hai la battuta pronta metterai anche alla gogna il destinatario, cosa ti procurerà un nemico e gli impedirà di ascoltarti con mente aperta)
  • non accusare chi ha fatto il commento (shaming e blaming chiudono l’ascolto nelle persone e le rendono difensive)
  • usa fermezza, compostezza e garbo (trasmettono  sicurezza)
  • prova a riformulare il commento in modo da rendere evidente che si basa su un pregiudizio e chiedi conferma di aver capito. Per esempio, se qualcuno dice: “Per ci vuole un uomo perché occorre viaggiare in continuo”, puoi ribattere: “Vorrei capire il punto, stai dicendo che tutte le donne non sono disponibili a spostarsi: è quello che intendevi?” A questo punto l’interlocutore deve prendere posizione. Di solito capisce e rettifica. Se non lo fa, si può spiegare ulteriormente e portare controesempi. Gli stereotipi sono errori di ragionamento: non si possono lasciar correre se si ha a cuore la qualità del pensiero nell’organizzazione.

Dato che ci sono molti “portatori sani” di stereotipi (persone affabili, intelligenti e ragionevoli su altri argomenti), la diffusione è difficile da fermare. Ma voltarsi dall’altra parte sarebbbe un errore.

I consigli che darò ogni martedì sono tratti dal mio libro Il Talento delle Donne, un manuale pratico per donne che vogliono avere successo nelle organizzazioni senza rinunciare alla propria identità personale e femminile. Chi è interessato alle carriere femminili e alla leadership femminile trova molti altri spunti di riflessione sul sito: Leadershipfemminile.com